Bonus Pubblicità 2020 – Ultimi giorni per approfittare dell’agevolazione fiscale
Come noto il Decreto Rilancio – decreto legge numero 34 del 2020, convertito dalla legge numero 77/2020, articolo 186 – ha messo a disposizione di lavoratori e imprenditori strumenti e agevolazioni molto interessanti rivolti a fronteggiare le ripercussioni economiche dovute alla pandemia tuttora in corso.
Una di queste agevolazioni era stata pensata per aiutare aziende e professionisti a crescere pubblicizzandosi, parliamo appunto del Bonus pubblicità 2020.
Il governo ha investito 60 milioni di euro per rilanciare la pubblicità attraverso un bonus che garantisce a enti non commerciali, lavoratori autonomi e imprese di pubblicizzare la propria realtà sui mezzi di comunicazione di massa.
Il Bonus Pubblicità 2020 contempla due sostanziali novità rispetto all’agevolazione degli anni passati: in primo luogo la percentuale d’investimento è stata abbassata dal 75% al 50%, questo significa che i beneficiari potranno accedere a un credito di imposta fino al 50%. La seconda novità riguarda, invece, la base di calcolo, che non comprende più solo il calcolo del valore incrementale sull’investimento rispetto all’anno passato, ma dell’intera spesa pubblicitaria sostenuta nel 2020, in compensazione sul modello F24.
In oltre è stato abolito il requisito dell’incremento dell’1% degli investimenti pubblicitari realizzati nell’anno precedente rispetto a quelli dell’anno di riferimento ed è stata ampliata la scelta sul possibile investimento nei mezzi di comunicazione: da quest’anno è possibile investire anche nelle reti televisive nazionali, analogiche o digitali, non partecipate dallo stato.
Le risorse stanziate dal Decreto Rilancio per l’agevolazione, inoltre, sono state suddivise in due parti:
- 40 milioni di euro saranno riservati agli investimenti sui giornali quotidiani e periodici, che siano cartacei o online;
- 20 milioni di euro, invece, riguarderanno gli investimenti sulle emittenti televisive e radiofoniche sia a livello locale sia in ambito nazionale, che siano analogiche o digitali, non partecipate dallo Stato.
Per chi se lo fosse perso
Il decreto di agosto – decreto numero 104 del 14 agosto 2020 –, ha previsto un ulteriore stanziamento di risorse per il Bonus Pubblicità 2020. Dai primi 60 milioni di euro previsti dal Decreto Rilancio, infatti, sono stati aggiunti ulteriori 85 milioni di euro.
Di questi si possono distinguere 50 milioni di euro riservati agli investimenti pubblicitari effettuati sui giornali quotidiani e periodici sia cartacei sia online; e i restanti 35 milioni di euro a sostegno, invece, degli investimenti pubblicitari effettuati sulle emittenti televisive e radiofoniche a livello locale o nazionale, analogiche o digitali, non partecipate dallo Stato.
Nel caso in cui a qualcuno fosse sfuggita la notizia e fosse interessato a fare richiesta, il consiglio è di fare in fretta perché i termini per presentare la domanda sono agli sgoccioli! La finestra di tempo utile, infatti, è iniziata il primo settembre e terminerà mercoledì 30.
Andiamo a rivedere isieme in cosa consiste il bonus.
Cos’è
Il Bonus Pubblicità è un’agevolazione fiscale, sotto forma di credito d’imposta, da utilizzarsi in compensazione sul Modello F24.
L’obiettivo del bonus è di incentivare gli investimenti pubblicitari su giornali (digitali e cartacei), televisione e radio qualificati, con la caratteristica obbligatoria di essere registrati al Tribunale con un direttore responsabile di riferimento.
Chi può usufruirne
- imprese
- lavoratori autonomi
- enti commerciali
Come calcolarlo
La base di calcolo del credito d’imposta si identifica con il valore imponibile dell’intero investimento pubblicitario effettuato nel 2020. In via eccezionale è stato abolito il calcolo sul valore incrementale dell’investimento pubblicitario 2020 rispetto a quello nel 2019, come avveniva nelle modalità precedenti.
Spese ammesse
Sono quelle relative all’acquisto di spazi pubblicitari su magazine stampati, digitali e siti internet con la fondamentale condizione che devono necessariamente essere testate giornalistiche registrate al Tribunale con un direttore responsabile di riferimento.
Non rientrano nell’agevolazione:
- la realizzazione grafica pubblicitaria
- la pubblicazione sui social media (Facebook, Instagram, Youtube, Twitter, ecc)
- gli spazi pubblicitari di Google
- spese per la produzione di volantini cartacei periodici
- siti web non registrati come testata giornalistica
Come beneficiare del bonus
Per poter usufruire del credito d’imposta è sufficiente programmare e realizzare un investimento pubblicitario nel corso dell’anno 2020.
Come richiederlo
Per poter accedere al bonus occorre seguire alcuni passaggi. Il primo di questi è l’investimento pubblicitario che deve avvenire proprio nel corso del 2020. A questo punto si aprono due fasi:
1. Prenotazione credito d’imposta
Inoltro della dichiarazione finale con il totale delle spese pubblicitarie effettuate e/o da effettuare con dichiarazione telematica dal 1° al 30 settembre 2020.
Durante questo periodo di tempo, deve essere inoltrata, tramite una comunicazione ufficiale telematica, l’importo previsionale massimo delle spese 2020. La dichiarazione va fatta compilando il Modello predisposto direttamente sul sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dipartimento per l’informazione e l’editoria.
Gli importi indicati saranno quelli massimi ammissibili, ai fini della richiesta l’importo speso potrà essere inferiore ma non superiore.
(Restano valide, le domande già presentate nella prima scadenza fissata dal 1° a il 31 marzo 2020 e poi spostata dal 1° al 30 settembre).
2. Rendicontazione finale spese
Dal 1° gennaio al 31 gennaio 2021 dovranno essere presentate tutte le spese e le fatture correttamente contabilizzate tramite la “Dichiarazione sostitutiva relativa agli investimenti effettuati” nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2020.
Entro marzo 2021 arriverà la comunicazione ufficiale dal Dipartimento per l’Informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri con l’elenco di tutte le società ammesse al credito.
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