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The Covid Art Museum: l’arte contro la pandemia

Covid Art Museum: lo spazio virtuale che raccoglie le opere realizzate durante l’emergenza Coronavirus

L’arte è l’espressione creativa di un messaggio intimo, il bisogno dirompente di esternare un sentimento, e il periodo della quarantena appena passato ha certamente moltiplicato questa necessità in ognuno di noi. Tutti ci siamo riscoperti improvvisamente fotografi, pittori, scrittori o semplicemente cuochi, un po’ per dare un senso alle giornate tutte uguali vissute in casa con la famiglia, un po’ per rompere la monotonia di una solitudine forzata, sicuramente per lasciare evadere la mente da una situazione troppo pesante da accettare.

A mesi di distanza da quell’esperienza, quasi ci sembra di aver fatto solo un brutto sogno, fingiamo di essere tornati alla normalità e lasciamo volentieri che quel ricordo si affievolisca, esponendoci così al rischio di fare passi falsi e di tornare da un momento all’altro dentro quell’incubo che cerchiamo di dimenticare.

Oggi vorremmo ricordare quel priodo, perché sebbene in Italia ora la situazione sia migliore, tutti i mezzi di informazione che ci aggiornano sul “bollettino Covid” devono servirci da monito, per non sottovalutare il fatto che, benché sotto controllo, i contagi sono tutt’altro che finiti, anzi, sono nuovamente in aumento.

Senza voler risultare eccessivamente tediosi, vorremmo rivivere insieme un po’ di quelle sensazioni attraverso le opere degli artisti del CAM, ovvero The Covid Art Museum, il primo museo digitale che “espone” opere d’arte realizzate durante l’emergenza Coronavirus.

“The world’s 1st museum for art born during COVID-19 crisis.”

Probabilmente molti hanno già visto girare per la rete o si sono visti condividere da qualche amico/a almeno una di queste opere, a qualcuno, però, potrebbe essere sfuggita la loro provenienza. Dal 19 marzo 2020, infatti, gli artisti di tutto il mondo hanno la possibilità di pubblicare il loro personale punto di vista sulla pandemia e le sue ripercussioni all’interno della pagina Instagram ideata dai tre giovani pubblicitari spagnoli Irene Llorca, José Guerrero ed Emma Calvo.

Ad oggi questa galleria virtuale conta 141mila followers e 645 post, tra i quali è possibile scoprire sia giovani talenti che ritrovare artisti noti come Banksy o i nostrani Pierpaolo Rovero e Francesco Vezzoli con la sua popolare copertina per Vanity Fair.

Per partecipare è sufficiente condividere la propia opera, pubblicandola sui propri canali social con l’hashtag #CovidArtMuseum, oppure compilando il modulo apposito messo a disposizione sul sito ufficiale del CAM.

Non ci sono limiti riguardo i mezzi di espressione artistica che possono spaziare dalla fotografia, al disegno, dalla pittura alle illustrazioni, installazioni e lavori in 3D. Gli unici requisiti richiesti sono l’originalità delle opere, che il concept abbia a che fare con la pandemia e il fatto che le opere siano state realizzate durante la quarantena.

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Credit foto: profilo Instagram del CAM

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